Chiara Saraceno con “Il lavoro non basta. La povertà in Europa negli anni della crisi” (Feltrinelli) vince il Premio Economia e Società. Sabato 21 novembre alle ore 11.00 – Palazzo Arnone, Cosenza – l’autrice incontra il pubblico, coordina l’incontro Ritanna Armeni.

Motivazioni: “Il libro tratta un tema frequente nelle ricerche di questa sociologa della famiglia: la povertà e la diseguaglianza, dalla quale la prima spesso discende. Saraceno coglie con indignazione civile alcuni elementi di novità nel tempo che viviamo rispetto al tempo passato, nel quale nasceva e cresceva la protezione sociale, e lo fa sia attraverso rigorose analisi, anche empiriche, sia ricorrendo alla memoria individuale e collettiva della sua generazione. La novità principale è che il lavoro non basta per uscire dalla povertà. Se l’ingresso nel lavoro diviene sempre di più realtà oppressiva e vessatoria, allora non può che ridursi la speranza e diffondersi l’insicurezza, individuale e collettiva. Per uscirne occorrono politiche inclusive e l’autrice ne indica alcune pienamente fattibili”.

Il libro:

Il lavoro non basta. La povertà in Europa negli anni della crisi (Feltrinelli, 2015)

La povertà è tornata a essere visibile in Europa, coinvolgendo un numero sempre maggiore di persone. Con la crisi e la conseguente crescita della disoccupazione, aumentano sia gli individui (e le famiglie) poveri di lavoro sia i lavoratori (e le famiglie) poveri.

Già prima della crisi avere un’occupazione non aveva sempre garantito dalla povertà, soprattutto a livello familiare, sia perché sono aumentati i cosiddetti “cattivi lavori”, sia perché non sempre un reddito da lavoro in sé adeguato, ma modesto, è sufficiente a mantenere una famiglia. Accanto al reddito da lavoro individuale, fanno la differenza il numero dei percettori di reddito in una famiglia, la sua ampiezza, l’esistenza e la generosità dei trasferimenti sociali.

Mentre l’aumento dell’occupazione continua a essere proposto come l’unica via d’uscita dalla povertà, le politiche dell’austerity hanno causato una riduzione dei trasferimenti, in particolare nei confronti della popolazione in età da lavoro. Se questo succede anche in altri paesi europei, in Italia presenta caratteristiche particolarmente gravi, non solo per i livelli di disoccupazione, ma anche per l’ancora troppo basso tasso di occupazione femminile (che determina l’elevata incidenza di famiglie monoreddito) e la debolezza storica del welfare, che si è ulteriormente indebolito e frammentato a seguito della crisi.

Sono questi i temi affrontati nel volume, rispetto all’Ue e rispetto alla specifica situazione italiana, sulla scorta dei dati empirici più recenti. Un approfondimento particolare è dedicato a due temi spesso marginali nel dibattito italiano e tuttavia molto importanti per la tenuta di una società e tra loro collegati: la povertà dei minori e la povertà delle famiglie di lavoratori.

L’autrice:
Chiara Saraceno, tra i maggiori esponenti della Sociologia italiana, è stata ordinario di Sociologia della famiglia all’Università di Torino e professore presso il Centro di ricerca sociale di Berlino. Attualmente è honorary fellow presso il Collegio Carlo Alberto di Torino. Si è occupata principalmente di questione femminile, sociologia della famiglia, sistemi di welfare e studi sulla povertà. È tra l’altro editorialista di “la Repubblica”. Tra le sue opere più recenti ricordiamo: Sociologia della famiglia (con Manuela Naldini; il Mulino, 2007), Onora il padre e la madre (con Giuseppe Laras; il Mulino, 2010), Conciliare famiglia e lavoro (con Manuela Naldini; il Mulino, 2011), I nuovi poveri. Politiche per le diseguaglianze (con Pierluigi Dovis; Codice, 2011), Cittadini a metà. Come hanno rubato i diritti degli italiani (Rizzoli, 2011). Feltrinelli ha pubblicato Coppie e famiglia. Non è questione di natura (2012) e Il lavoro non basta. La povertà in Europa negli anni della crisi (2015).