La storia di Lucia Salvo detta “la babba” raccontata nel libro Il Morso di Simona Lo Iacono (Neri Pozza editore, 240 pag, 16,50€), è stata al centro dell’incontro che si è svolto ieri alla libreria Ubik di Cosenza nell’ambito della rassegna delle dieci opere finaliste della sesta edizione del Premio Sila ‘49.
Il dibattito, introdotto dal direttore del Premio letterario Gemma Cestari, è stato animato dalle domande e dalle curiosità della docente e scrittrice Tiziana Iaquinta rispondendo alle quali Simona Lo Iacono ha raccontato al numeroso pubblico presente la storia di un personaggio storico realmente esistito, Lucia Salvo, un personaggio femminile unico, fragile e determinato, animato da una profonda voglia di vivere, che sullo sfondo dei moti insurrezionali del 1848 divenne, suo malgrado, inconsapevole eroina della rivoluzione siciliana.
“Il Morso non è e non voleva essere un romanzo storico” ha voluto precisare Simona Lo Iacono “è un libro legato alla Sicilia e alla sua storia ma il contesto resta di sfondo rispetto alle vicende più intime e personali di una giovane donna che coinvolgono l’uomo e le sue debolezze, le sue mostruosità.
“Nel mondo capovolto”, così l’autrice definisce la società dell’epoca, Lucia, che tutti hanno definita pazza, è l’unica persona normale. I suoi pensieri e le sue azioni riflettono coraggio e intelligenza, capacità di scindere il bene dal male, fermezza nell’agire e sicurezza nella volontà di sacrificarsi in nome dell’amore e della giustizia.
Martedì 12 settembre appuntamento alla libreria Mondadori con la presentazione di “Una storia nera” di Antonella Lattanzi.