Il 16 giugno è il Bloomsday, ovvero il giorno che tutto il mondo dedica a commemorare e celebrare l’Ulisse di James Joyce. Leopold Bloom, infatti, è il protagonista del capolavoro dello scrittore irlandese che, malgrado la sua imponente mole (700 pagine) si svolge interamente in un unico giorno, il 16 giugno appunto, del 1904.
Da molti anni, tantissime città dall’Asia all’America, all’Europa ricordano con manifestazioni e iniziative di vario genere l’opera straordinaria di Joyce in questo giorno che ormai è diventato il Bloomsday: Dublino, ovviamente, dal 1950 (trentennale della pubblicazione) dedica letture pubbliche, attività (spesso in costume edoardiano) e vere e proprie peregrinazioni nei luoghi simbolo del libro. Ma non è solo la capitale irlandese, patria dello scrittore a celebrare il Bloomsday e l’Italia, in particolare Trieste, dove Joyce iniziò a scrivere di Leopold e che egli stesso definì sua “seconda patria”, ha sempre celebrato il 16 giugno come un giorno speciale, con un vero e proprio festival che negli anni ha regalato momenti davvero indimenticabili ai triestini e agli amanti dello scrittore irlandese.
Partite di “calcio letterario” in piazza Unità, con donne portiere in costumi anni ’20, spettacoli con attori che recitano “al bagno” e appena usciti dall’acqua e tante altre iniziative fuori dagli schemi e irriverenti, proprio come l’autore avrebbe gradito.
Il 2020 non farà eccezione e il festival a Trieste (così come le celebrazioni nel resto del mondo) avrà luogo ugualmente, ma certo in maniera inedita, e prevalentemente online. Gli organizzatori della kermesse triestina assicurano che cambierà la formula, non lo spirito, con una giornata piena di appuntamenti in diretta streaming fino a tarda sera.
Ecco i link ai quali collegarsi per seguire il festival:
Pagina Fb Museo Svevo e Museo Joyce
E buon Bloomsday a tutti!