Giorgio Falco è nato nel 1967. Pausa caffè, il suo libro d’esordio uscito per Sironi nel 2004, ha avuto una grande accoglienza critica. Per Einaudi Stile libero ha pubblicato L’ubicazione del bene (2009) e La gemella H (2014).
LA GEMELLA H – Einaudi
La voce de La gemella H non è solo quella di Hilde: è un crepaccio che inghiotte le parole di tutti. La storia comincia nel 1933, a Bockburg, cittadina bavarese, dove nascono le gemelle Hinner, Hilde e Helga. Il padre Hans dirige il giornale locale, e spinto dall’ambizione vive sino in fondo gli anni del Terzo Reich, qui narrati da una prospettiva del tutto inedita: la merce. I debiti per la casa, la rincorsa all’automobile lussuosa, l’appropriazione della villetta del vicino ebreo, che dà inizio a una seria di speculazioni immobiliari, prima in Germania poi in Italia. Dal bagnino della piscina di Merano alle commesse della Rinascente nel dopoguerra milanese, fino alle sonnolenti stagioni balneari della Riviera romagnola, il racconto di «due mondi che si uniscono per sempre».
La storia di tre generazioni della famiglia Hinner, che dalla Germania di Hitler arriva all’Italia dei giorni nostri. A parlare è Hilde, testimone della sua stessa esistenza, ribelle inerte nel mondo progettato dal padre, dai padri. La sua voce, ora laconica ora straripante, narra ottant’anni di vicende private intimamente intrecciate al Novecento, «all’alba dei grandi magazzini», al turismo di massa, all’ossessione del corpo. Fino a innescare un cortocircuito che fa esplodere il nostro presente, denudandolo come mai prima era stato fatto.
Se I Buddenbrook ripercorreva la decadenza di una famiglia tedesca dell’Ottocento, La gemella H non può che registrare il giornaliero «assecondare il flusso di eventi travestiti da soldi» di una famiglia ossessionata dai beni e compromessa con il Male. Decisa a dimenticare, pur di salvarsi.
Motivazioni: “La gemella H di Giorgio Falco è un’opera intensa e inaspettata sul rapporto che lega l’orrore della storia alla normalità della vita quotidiana. Raccontata con straordinaria finezza psicologica, in uno stile nitido e denso di dettagli rivelatori, la storia di una famiglia tedesca che attraversa la seconda metà del novecento diventa il crocevia di fantasmi e colpe collettive che si insinuano nel nostro presente rivelandone ombre insospettate, significati imprevedibili, barlumi di lancinante verità”.