Continua a suscitare interesse e dibattito la rassegna dei libri finalisti del Premio Sila ’49. Michele Mari, tra i più noti e talentuosi scrittori italiani, ha animato ieri pomeriggio nella libreria Ubick di Cosenza, una folta platea di pubblico tra cui molti giovani che dimostrano di rispondere con presenza e spirito di partecipazione alle iniziative del Premio Sila.
Leggenda Privata (edizioni Einaudi, pag. 176 €18,50) è un libro fatto da tanti frammenti di vita: il rapporto con il padre, i luoghi di famiglia, gli aneddoti e le situazioni che hanno inciso sulla sua formazione umana e letteraria. Una storia raccontata con una lingua alta – “calligrafica”, come la chiama Mari – perché era questo l’unico modo per scrivere il suo libro ultimativo con cui l’autore si offre metaforicamente ai suoi lettori, si espone e si compromette.
Incalzato e pungolato dalle domande dello studioso e critico del cinema Ugo G. Caruso, Michele Mari ha offerto al numeroso pubblico presente il racconto della sua infanzia e dell’adolescenza segnata da un difficile rapporto con i genitori e soprattutto con la figura paterna. “Avere scritto questo libro – ha detto lo scrittore – è stato come aprire una finestra su una serie di episodi costruiti intorno a reticenze, silenzi e sentimenti repressi. E come se mi fossi dato la possibilità di liberarmi da un peso”.
Con questo evento si è chiusa la presentazione della Decina dei titoli in concorso per la sesta edizione del Premio Sila ’49. Il prossimo appuntamento previsto per la fine di ottobre sarà la conferenza stampa di presentazione dei cinque libri finalisti durante la quale verrà svelato il nome della personalità a cui sarà assegnato il premio Sila alla carriera.