Tag

libri

Diego De Silva
Notizie

Diego De Silva presenta “I titoli di coda di una vita insieme”Featured

La libreria Ubik di via XXIV Maggio, a Cosenza, si prepara ad accogliere, venerdì 28 marzo, alle 18, la presentazione del libro “I titoli di coda di una vita insieme” di Diego De Silva. L’evento conferma il dinamismo del Premio Sila ’49, che con la sua Decina 2025 porta al centro del dibattito letterario le opere selezionate per la tredicesima edizione.

«Il Premio Sila continua nel suo percorso letterario, valorizzando autori che sanno scavare nell’animo umano con profondità e originalità», ha dichiarato l’avvocato Enzo Paolini, presidente della Fondazione. La direttrice del Premio, Gemma Cestari, ha aggiunto: «Diego De Silva ha il dono di trasformare storie intime in universali, regalando al lettore riflessioni potenti attraverso una scrittura ironica e commovente».

L’incontro offrirà al pubblico l’opportunità di esplorare i temi del romanzo, edito da Einaudi, e di interagire con l’autore, approfondendo il suo percorso creativo. A dialogare con l’autore, la giornalista Concetta Guido. La cornice della libreria Ubik di via XXIV Maggio, a Cosenza, promette un’atmosfera coinvolgente, ideale per vivere un momento di confronto culturale.

Diego De Silva e “I titoli di coda di una vita insieme”

Scrittore tra i più amati del panorama nazionale, Diego De Silva torna con un romanzo che segna una pausa dal suo celebre personaggio, l’“avvocato d’insuccesso” Vincenzo Malinconico, per immergersi in una storia sulla fine di un amore. “I titoli di coda di una vita insieme” racconta la separazione di Fosco e Alice, due ex amanti che decidono di riscrivere la loro storia lontano dai freddi documenti legali, ritirandosi in una casa carica di ricordi. Attraverso un intreccio di dolore, ironia e nostalgia, De Silva esplora il complicato groviglio di sentimenti che accompagna ogni addio, restituendo voce alle speranze sepolte e alle ferite mai rimarginate.

Il libro conferma la capacità dell’autore di unire profondità emotiva e leggerezza narrativa, caratteristica che lo ha reso un punto di riferimento nella letteratura contemporanea.

La Decina 2025 e il Premio Sila ’49

Il Premio Sila ’49, giunto alla tredicesima edizione, si consolida come uno dei riconoscimenti letterari più prestigiosi in Italia. La Decina rappresenta il cuore del Premio: un ciclo di incontri dedicati alla presentazione dei libri finalisti, selezionati da una giuria di esperti. Ogni autore ha l’occasione di dialogare con il pubblico, offrendo spunti di riflessione e svelando il dietro le quinte delle proprie opere.

La presentazione di Diego De Silva è il secondo appuntamento di un percorso che animerà Cosenza nei prossimi mesi, coinvolgendo lettori, critici e addetti ai lavori in un vivace scambio culturale. Un evento imperdibile per tutti gli appassionati di lettura e cultura.

***

LA SCHEDA DEL LIBRO

Diego De Silva, I titoli di coda di una vita insieme, Einaudi

Fosco e Alice si sono amati tanto. E tra poco, senza sapere bene perché, si diranno addio. In un vortice di avvocati, porte sbattute e recriminazioni, scelgono di raccontare la loro storia a modo loro: con ostinazione, dolore e una punta di ironia. Mentre i documenti legali riducono anni di vita insieme a clausole sterili, i due si ritirano in una casa amata, tra fantasmi del passato e ricordi traditi. Lì, cercano un “fuoco comune”: attraversano i rimpianti, estraggono dalle macerie ciò che ancora vive e affrontano la paura di guardarsi davvero.

Diego De Silva abbandona temporaneamente il suo Malinconico per regalarci un romanzo sulla fine dell’amore, dove le voci di Fosco e Alice si intrecciano in un dialogo straziante e autentico. «L’amore non è una storia, ma due»: per questo i protagonisti affidano agli avvocati parole che non riescono a dirsi, mentre lottano per dare dignità ai titoli di coda della loro relazione. Tra conflitti drammatici e passività, il romanzo illumina il paradosso di un legame che, anche morendo, conserva frammenti di bellezza.

 

RITANNA ARMENI
Notizie

Ritanna Armeni presenta “A Roma non ci sono le montagne”Featured

Venerdì 28 febbraio, alle 18, la Libreria Feltrinelli di Cosenza diventerà il palcoscenico di un evento culturale di grande rilievo. La Fondazione Premio Sila ospiterà la giornalista e scrittrice Ritanna Armeni per la presentazione del suo ultimo libro, “A Roma non ci sono le montagne. Il romanzo di via Rasella: lotta, amore e libertà”, pubblicato nella prestigiosa Collana Scrittori di Ponte alle Grazie. Ad accompagnare l’autrice in un dialogo ricco di spunti e riflessioni saranno l’avvocato Enzo Paolini, presidente della Fondazione Premio Sila, e Gemma Cestari, direttrice del Premio.

Via Rasella, una strada apparentemente come tante altre nel cuore di Roma, è diventata il simbolo di una delle pagine più drammatiche e significative della Resistenza italiana. Ritanna Armeni, con la sua prosa lucida e appassionata, ci conduce in un racconto che intreccia Storia e storie personali, restituendo al lettore non solo i fatti ma anche le emozioni, i dilemmi morali e le scelte che hanno segnato quel momento cruciale.

Il libro si apre su una scena quotidiana che si trasforma in un evento epocale: uno spazzino gioviale con il suo carretto; una giovane donna, semplice ma elegante, con la borsa della spesa; un uomo assorto con una cartella di pelle; una compagnia di soldati nazisti che marcia cantando per le strade della città eterna. Sono istanti sospesi nel tempo, in cui la normalità si infrange contro il peso della Storia. Attraverso queste immagini vivide e dettagliate, Armeni racconta l’attentato dei Gruppi di Azione Patriottica (Gap), giovani uomini e donne che scelsero di opporsi all’occupazione nazista con coraggio e determinazione.

La serata alla Feltrinelli non sarà solo un’occasione per presentare il libro ma anche un momento di riflessione condivisa. Ritanna Armeni dialogherà con Enzo Paolini e Gemma Cestari per approfondire i temi centrali del romanzo: la lotta per la libertà, il valore della memoria storica e l’importanza delle scelte individuali nei momenti più bui della nostra storia. Saranno esplorati i retroscena della narrazione e le emozioni che hanno guidato l’autrice nella ricostruzione di questa vicenda dolorosa e controversa.

LA SCHEDA DEL LIBRO

Ritanna Armeni, A Roma non ci sono le montagne. Il romanzo di via Rasella: lotta, amore e libertà, Collana Scrittori – Ponte alle Grazie

Uno spazzino gioviale che spinge il suo carretto. Una ragazza semplice ma elegante, con la borsa della spesa e un impermeabile sul braccio. Un giovane uomo, l’aria assorta, la cartella di pelle, forse un professore. Una Mercedes, scura e silenziosa come l’ufficiale tedesco seduto sul sedile posteriore. Una compagnia di soldati che marcia cantando. Perché nel 1944 le compagnie naziste cantano sempre quando attraversano Roma. In quei pochi metri, in quei secondi di trepidazione e attesa passa la Storia.

E le storie dei singoli individui che formano i Gruppi di azione patriottica, fondati qualche mese prima contro l’occupante tedesco. Per lo più ragazzi borghesi, spesso universitari, che si tramutano in Banditen, capaci di sparare e di sparire, di colpire il nemico ogni giorno, senza dargli tregua. In quel breve – e infinito – pomeriggio di primavera, dove passato e presente si intrecciano, c’è chi si prepara e chi viene sorpreso, chi muore e chi sopravvive, chi scappa e chi ritorna. E c’è anche chi, sui corpi dei 33 tedeschi uccisi, firma la condanna a morte di 335 italiani. Ritanna Armeni, con l’intelligenza di chi vuole comprendere, e ricordare, conduce i lettori in via Rasella e mette in scena uno degli episodi più emblematici della Resistenza romana.

Ritanna Armeni

Giornalista e scrittrice, ha lavorato a Rinascita, il Manifesto, l’Unità, Liberazione. Capo ufficio stampa di Fausto Bertinotti, è stata per quattro anni conduttrice di Otto e mezzo insieme a Giuliano Ferrara. Ha pubblicato “Di questo amore non si deve sapere” (2015), vincitore del Premio Comisso;“Una donna può tutto” (2018); “Mara. Una donna del Novecento” (2020), vincitore del Premio Minerva; “Per strada è la felicità” (2021); “Il secondo piano” (2023), tutti usciti per Ponte alle Grazie.

Notizie

Decina 2021, la presentazione de La città dei vivi di Nicola LagioiaFeatured

I treni presi, le carte studiate, le testimonianze raccolte, i libri letti e i film visti, le vie percorse. Di questo e altro parla Nicola Lagioia al folto pubblico del Premio Sila ‘49. Negli spazi dell’Arenella, nel cuore del centro storico bruzio, lo scrittore spiega, descrive, illustra e approfondisce i motivi che l’hanno spinto a scrivere il suo ultimo libro, La città dei vivi (Einaudi), che per l’appunto ha fatto ingresso nella decina 2021 del Sila. “Un’opera basata su un fatto reale – afferma Lagioia – che poi è quello dell’omicidio di Luca Varani, avvenuto cinque anni fa, a Roma, nel quartiere Collatino, per mano di Manuel Foffo e Marco Prato. Ricordo ancora il giorno, il 6 marzo del 2016, in cui la notizia si diffuse – aggiunge -. E ricordo benissimo gli elementi, diversi, che mi colpirono: la violenza, che mi sembrò la stessa di quella perpetrata nelle zone di guerra dove i diritti sono sospesi; la mancanza di movente; il fatto che non si trattasse di un delitto consumato nell’ambito della criminalità e, soprattutto, che i due assassini si raccontassero come due spossessati, che non si capacitassero cioè di aver commesso il fatto. In molti – prosegue Lagioia – trovarono analogie, vedasi la diversità di classe sociale di vittima e carnefici, tra l’omicidio Varani e il massacro del Circeo, ma io credo che non ce ne siano di similitudini: nel caso di Foffo e Prato, nonostante ciò non riduca la loro colpa, siamo di fronte ad assassini a loro insaputa. Ecco, pertanto, cosa può fare la letteratura: raccontare, spiegare, sollevare domande, senza dare risposte. Perché tutto questo è accaduto?”.

Affiancato dal magistrato Alfredo Cosenza e dalla direttrice del Premio Gemma Cestari, l’autore continua, così, questo viaggio fatto di parole; parole che fanno immergere i numerosi partecipanti dell’incontro non solo nella Città dei vivi, ma anche in quella che è la letteratura stessa. “È la prima volta – dichiara l’autore – che rinuncio alla finzione. Credo sia importantissimo che continuino ad esistere le Madame Bovary, le Anna Karenina e i capitani Acab: spesso la realtà, per dire la verità, deve indossare delle maschere. Tuttavia é importante pure il contrario e in questo senso abbiamo grandi esempi, da Truman Capote a Emmanuele Carrere; in tanti hanno raccontato fatti della realtà prendendo in considerazione quegli aspetti che uno storico, un antropologo e via dicendo lasciano da parte. Io – dice ancora – per scrivere questo libro sono uscito per la prima volta dalla mia comfort zone, ho incontrato tutte le persone coinvolte nell’omicidio, ho studiato e analizzato le carte, 5mila pagine di atti giudiziari, ho bussato alle porte di queste persone come un abusivo chiedendo di essere accolto e questo, sicuramente, è stato l’aspetto più difficile del lavoro. In definitiva – dichiara – ho cercato di restituire alla vicenda, finita in un trafiletto di giornale e semplicisticamente dimenticata, la sua complessità, la dignità”.

Sempre incalzato dalle domande di Cosenza e Cestari, Lagioia risponde a quella su Roma, ulteriore grande protagonista dell’opera. “Non credo – chiosa lo scrittore – che Roma rappresenti la terza mano che uccide Luca Varani. Roma era ed è tuttora una città senza bussola, quella che Fellini e Pasolini hanno saputo raccontare tramite la macchina da presa, ma non è una città violenta. È piuttosto una città che si erge sullo sfondo della vicenda raccontata, ed è eterna, consapevole, al contempo, che in realtà nulla è eterno”.

L’ultimo interrogativo a cui Nicola Lagioia risponde, davanti ai volti ammaliati e rapiti dei presenti e dunque prima di lasciare spazio agli autografi, è quella che gli pone Alfredo Cosenza. “La letteratura può salvare?”, chiede il magistrato. “Sì”, ribatte secco l’autore. E conclude: “I libri che scriviamo non necessariamente miglioreranno il mondo, ma quelli che leggiamo, su noi che li leggiamo, e perciò sul singolo, amplificano i sensi. Io una vita da non lettore non la potrei immaginare. I libri sono protezione e avventura. Aprono mondi e menti”. Del resto, di tutto ciò gli amici del Premio Sila sono sempre più convinti.

Notizie

Edizione 2020, vince Jonathan Bazzi con “Febbre”. A Stefano Mancuso il premio Economia e Società. Anna Bonaiuto, premio alla Carriera.

“Abbiamo atteso tanto e adesso ci ritroviamo a celebrare la fine dell’edizione 2020 nel bel mezzo del 2021. Ma non volevamo una premiazione online, la presenza, il pubblico, la connessione che si crea tra i premiati e le persone sono tutto per questa manifestazione. Abbiamo aspettato che la pandemia frenasse per dare alla città, a tutti, quello che ci si aspetta da noi: la cerimonia di premiazione, la lectio magistralis, le conversazioni fra grandi relatori. Una normalità che sembrava diventata impossibile da recuperare, e che invece finalmente ritroveremo. E siamo certi che sarà valsa la pena rimandare di qualche mese il nostro gran finale”.

Continue reading
Notizie

Nuovo bando 2020 con proroga dei termini. “Tempi difficili anche per i libri, ma il Premio è sempre vicino al mondo della cultura”

La Fondazione Premio Sila, a causa delle eccezionali condizioni date dalla pandemia da Coronavirus in atto, ha deciso di apportare delle modifiche al regolamento e bando di concorso per l’edizione 2020 del Premio Sila’ 49, che si svolgerà regolarmente, con le consuete tappe di selezione delle opere in concorso ed avrà termine con la cerimonia di premiazione in autunno, così come avvenuto nelle precedenti edizioni.

Continue reading
Notizie

Svelata la Decina 2019, ecco i titoli

Per l’ottava edizione del Premio una selezione di titoli e autori di altissimo livello. Eccola, in rigoroso ordine alfabetico:

Mauro Covacich – “DI CHI E’ QUESTO CUORE” – La nave di Teseo

Claudia Durastanti – “LA STRANIERA” – La nave di Teseo

Mimmo Gangemi – “MARZO PER GLI AGNELLI” – Piemme

Giacomo Papi – “IL CENSIMENTO DEI RADICAL CHIC” – Feltrinelli

Francesco Pecoraro – “LO STRADONE” – Ponte alle Grazie

Francesco Permunian – “SILLABARIO DELL’AMOR CRUDELE” – Chiarelettere

Andrea Pomella – “L’UOMO CHE TREMA” – Einaudi

Evelina Santangelo – “DA UN ALTRO MONDO” – Einaudi

Vanni Santoni – “I FRATELLI MICHELANGELO” – Mondadori

Nadia Terranova – “ADDIO FANTASMI” – Einaudi

 

Close